PARIGI, 25 OTT – “Il turismo è un settore spesso poco considerato, di cui non si parla, ma è cruciale per la nostra economia”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, a margine del vertice ‘T20’ dei ministri del Turismo. “I ministri riuniti oggi – ha spiegato Tajani – si propongono di portare il tema all’attenzione dei capi di stato dei 20 Grandi, che si riuniranno a Cannes il 3 e 4 novembre prossimi, per fare in modo che l’importanza del turismo e delle politiche che lo incentivano sia riconosciuta nell’elaborazione delle future politiche per la crescita”.
Le cifre, del resto, parlano da sole: in Europa il turismo rappresenta il 12% della forza lavoro complessiva, e a livello mondiale il 5% del Pil e il 6% delle esportazioni.
Inoltre, il settore ha retto meglio di molti altri alla crisi: “La gente continua a viaggiare, basta dare un’occhiata negli aeroporti o nelle stazioni – ha sottolineato Tajani – e le presenze turistiche generano attività dell’indotto e occupazione. Per questo stiamo lavorando a numerose iniziative per moltiplicarle, sia a livello interno all’Ue che con progetti di cooperazione per l’interscambio con i Paesi emergenti, a cominciare da due grandi economie dell’America Latina, Cile e Brasile”.
Inoltre, secondo Tajani, nelle politiche di promozione del turismo devono avere un ruolo importante anche gli aspetti etici, come la sostenibilità e l’accessibilità. Ecco perché l’Ue ha elaborato una serie di iniziative per stimolare e incentivare il turismo sostenibile, ad esempio, il premio Eden, assegnato ogni anno alle destinazioni turistiche meno note dei 27 Paesi che presentano standard elevati di tutela del paesaggio e del territorio, oltre che di ecocompatibilità. Sul tema dell’accessibilità, invece, la Commissione sta elaborando, in collaborazione con l’ingegnere tetraplegico Paolo Berro, un indice in grado di valutare la capacità delle strutture di accogliere soggetti con bisogni speciali, su tre livelli di parametri.
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MET – Master in Economia del Turismo, Giornata di chiusura a.a. 2010‐11
27 Giugno 2011 ‐ Ore 10.00 ‐ Aula N02 (Piazza Sraffa13)
Programma:
Ore 09.45
Scenari per lo sviluppo del turismo in Italia e in Europa
Apre i lavori:
Carlo Altomonte, MET
Modera:
Magda Antonioli, MET
Intervengono:
Rodolfo Baggio, Chairman ENTER 2012
Paolo Berro, Consigliere speciale Commissario A. Tajani per turismo e accessibilità
Paolo Bongini, Membro Rete NECSTouR e coordinatore Turismo, Commercio e Terziario Regione Toscana
Maria Carmela Colaiacovo, Presidente Confindustria Alberghi
Alberto Corti, Direttore Federviaggio Confturismo
Stefano Maullu, Assessore Commercio, Turismo e Servizi Regione Lombardia
Matteo Marzotto, Presidente ENIT
Paolo Rossi, Presidente Federalberghi Lombardia
Massimo Tedeschi, Presidente Associazione Europea delle Vie Francigene e Sindaco Comune di Salsomaggiore
Zoritsa Urosevic, Hotel Energy Solutions Coordinator UNWTO
Partecipa:
Antonio Tajani, Vicepresidente Commissione Europea con delega al Turismo
Cerimonia di consegna dei diplomi
Buffet
Ore 14.00 ‐ Aula N01
Presentazione dei project work
a cura dei partecipanti e dei docenti del MET Magda Antonioli, MET
Partecipazione al salone del turismo accessibile “Gitando.all” in qualità di consigliere speciale di Antonio Tajani
Editoriale per inserto speciale del
“Giornale di Vicenza”
di Antonio Tajani *
Lo scorso 30 giugno ho presentato la Comunicazione che, per la prima volta, ha fissato le linee della nuova politica europea del turismo. In tale contesto, ho riconosciuto e promosso la forte dimensione sociale di questo comparto strategico.
Basti pensare che, in Europa, oltre 46 milioni di persone in età lavorativa sono colpite da disabilità temporanee o permanenti. Se includiamo nel computo anche gli anziani, possiamo affermare che un cittadino su cinque ha difficoltà a viaggiare e, pertanto, rischia di essere estromesso da qualsiasi attività turistica.
Dopo essermi già adoperato per la tutela dei diritti dei passeggeri, oggi sono fermamente convinto che fare turismo è, a sua volta, un diritto. In questo senso il concetto di turismo sociale e sostenibile presuppone l’applicazione (quanto più estesa ed efficace) dei principi di accessibilità e di non-discriminazione anche in questo settore, dove uno specifico mercato in costante crescita è proprio quello del turismo accessibile.
A tale scopo, l’azione preparatoria Calypso è stata lanciata dalla Commissione europea per venire incontro alle esigenze dei turisti con disabilità, ma anche ad altre fasce sociali deboli e svantaggiate: i giovani, le famiglie a basso reddito e gli anziani over 65, spesso scoraggiati ad organizzare un viaggio, in assenza di strutture ricettive adeguate.
Con lo stesso spirito, lo scorso novembre a Malta – in occasione degli “Stati generali” del turismo europeo che ho convocato insieme alla Presidenza belga dell’UE – ho proposto una Carta europea del turismo sostenibile e responsabile.
Ed è con grande piacere che posso annunciare che il 25 marzo a Vicenza, in occasione del salone del turismo accessibile “Gitando.all”, sarò affiancato da Paolo Berro, un giovane ingegnere tetraplegico di Castelfranco Veneto che – tra le altre cose – ha brevettato una speciale carrozzina per il trasporto dei disabili in aereo.
Ho infatti deciso di nominare Berro – già insignito in passato del titolo di Cavaliere della Repubblica – mio consigliere speciale per le tematiche dell’accessibilità e della disabilità.
(*) Vicepresidente della Commissione europea,
responsabile per l’Industria, le Imprese e il Turismo
WORLD STANDARDS DAY 2010 “ACCESSIBILITY FOR ALL”
Il 12 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Normazione, che quest’anno vede al centro del dibattito un argomento ai primi posti nell’agenda della comunità internazionale: l’accessibilità.
Parteciperò come relatore e qui potete trovare tutte le informazioni sulla conferenza.
Sono almeno 650 milioni le persone nel mondo affette da handicap. Un quarto dei cittadini nei paesi sviluppati ha raggiunto o superato i 60 anni. Entro il 2050 anche la popolazione di molti paesi in via di sviluppo aumenterà le aspettative di vita.
La questione dell’accessibilità guadagna sempre più importanza perché cresce la richiesta di parità di accesso alla vita sociale, politica ed economica.
L’accesso all’informazione e alla comunicazione è importante tanto quanto la capacità di usare l’ascensore, entrare in un edificio, viaggiare, attivare in modo sicuro l’uso di un dispositivo. Per tutti. Perché l’accessibilità non è solo un problema delle persone anziane o disabili: chiunque, nell’arco della propria vita, può temporaneamente soffrire di una perdita di capacità. E quando ciò accade, le più semplici attività quotidiane possono diventare molto complicate.
Le norme internazionali forniscono, ai produttori e ai fornitori di servizi, le linee guida per progettare prodotti accessibili a tutti.
Una rampa di accesso per sedie a rotelle ben progettata e conforme a una norma internazionale può rivelarsi davvero utile per una mamma con una carrozzina.
Un dispositivo dotato di un interruttore di grandi dimensioni può facilitare l’utilizzo per una persona con una mano ferita.
Un sensore destinato ad arrestare la chiusura di una porta può prevenire incidenti quando un trauma ostacola i movimenti.
Un piccolo punto in rilievo sul tasto numero 5 del telefono rende più facile localizzare anche gli altri numeri: un vantaggio nei giorni seguenti a un intervento agli occhi.
Le norme internazionali favoriscono l’accesso a prodotti, strutture e servizi: esse comprendono aspetti relativi alla sicurezza, all’ergonomia e a metodi di prova armonizzati volti a migliorare l’accessibilità.
Le norme forniscono inoltre un “trampolino” per la diffusione delle innovazioni tecnologiche sia nei paesi sviluppati che nei paesi in via di sviluppo, aiutano i mercati a crescere più rapidamente e aumentano gli scambi a livello mondiale.
Coordinando i loro lavori, ISO, IEC e ITU (tre principali istituti di certificazione mondiali) offrono un sistema normativo d’aiuto a progettisti, costruttori e politici, per rendere il mondo più sicuro e più accessibile a tutti, oggi e domani.
Dal “Corriere della Sera’ – Tajani e il turismo: marchio europeo per le eco vacanze
(Corriere della Sera, pagina 35 del 14 aprile 2010)
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES – Paolo Berro è un giovane ingegnere di Castelfranco Veneto, che a 18 anni restò paralizzato dal collo in giù, per un incidente stradale. Azionando un computer con la voce, s’ è preso due lauree on-line al Politecnico di Torino, ha lavorato come consulente di due governi, è stato nominato cavaliere della Repubblica, ha dato coraggio a migliaia di giovani più fortunati di lui. E ha lanciato una delle sue battaglie paradossalmente più difficili: far sì che anche le persone come lui possano viaggiare, trovare un albergo accessibile, in una parola fare turismo. È anche di storie così, che si parlerà oggi e domani a Madrid, per il primo vertice dei ministri del turismo dell’ Unione Europea: ottenere che siano accessibili alberghi, musei, teatri, per milioni di turismi disabili, è appunto uno dei molti compiti che il Trattato di Lisbona ha appena assegnato alla Ue (articolo 195: «L’ Unione completa l’ azione degli Stati membri nel settore del turismo, in particolare promuovendo la competitività delle imprese dell’ Unione in tale settore»). Gli altri compiti, visti alla luce della crisi economica, si compendiano in un solo concetto: far sì il turismo diventi un volano contro la recessione. Le premesse ci sono: l’ Europa è la prima destinazione turistica al mondo, calamita il 42% degli arrivi internazionali; attirerà 717 milioni di arrivi fra il 2007 e il 2020, secondo i dati della Commissione Europea. Traduzione in moneta sonante? Per 1,8 milioni di imprese, e 9 milioni di addetti, un fatturato pari al 10% del prodotto interno lordo nei 27 Paesi. «E su queste basi, stiamo pianificando le azioni future – spiega Antonio Tajani, commissario Ue all’ industria e primo commissario ad avere competenze dirette sul turismo, anch’ egli in partenza per Madrid -. Primo: aprire sempre più la Ue ai turisti di altri continenti, alla Cina, all’ India, alla Russia (un nostro direttore generale è appena tornato da Pechino). Secondo, valorizzare il turismo interno, soprattutto nella bassa stagione, anche attraverso le campagne di comunicazione: la butto lì, perché un signore olandese con i reumatismi non può farsi le vacanze al sole d’ ottobre in Sicilia, o un siciliano cardiopatico non può passare in Olanda i giorni più caldi d’ estate? Terzo: sostenere sempre più il turismo religioso, da Santiago di Compostela a Loreto. Quarto, valorizzare grandi eventi-calamita come l’ Expo 2015, o le Olimpiadi di Londra». In generale, si pensa alla creazione di un «marchio europeo del turismo sostenibile», che fissi criteri validi per tutti i Paesi. «Ma soprattutto – dice ancora Tajani – non vogliamo perdere nessun treno: il manager giapponese che progetta di venire a Milano per l’ Expo dovrà sapere prima che Milano merita anche una visita turistica, e avere la tentazione di portare con sé anche la famiglia…» Luigi Offeddu
Da “sito del Ministero dell’Interno” – Treviso, partono i primi test di utilizzo delle videoconferenze
Dalle Prefetture
Veneto – Treviso
16.09.2008
L’analisi dello stato della digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni della provincia e la valutazione della possibilità di un loro collegamento in videoconferenza sono stati al centro della riunione di oggi della Conferenza permanente istituita presso la Prefettura di Treviso.
Sarà effettuato un monitoraggio dei sistemi di videoconferenza attualmente disponibili presso le Pubbliche Amministrazioni intervenute per valutare la concreta possibilità che tali sistemi possano, subito o in un prossimo futuro, dialogare tra loro e con quello installato presso la Prefettura.
L’intento è quello di sfruttare le immense potenzialità di questa tecnologia per le emergenze di protezione civile.
A breve, in collaborazione tra Prefettura e Comune di Treviso e con l’apporto di vari esperti in materia, sono previsti i primi test di prova di utilizzo di tale sistema di videoconferenza.
Sempre in mattinata, è proseguita l’analisi dei punti di forza e di criticità relativi all’applicazione concreta del “codice dell’amministrazione digitale”. E’ stato deciso, quindi, di effettuare una ricognizione del fabbisogno formativo di ciascun ente in materia di codice dell’amministrazione digitale, di caratteristiche funzionali della posta sicura e certificata e del suo utilizzo. Il tutto, nell’ottica di avviare a breve, su tali argomenti, specifici percorsi formativi.
Sono intervenuti alla riunione rappresentanti di Provincia, Comando prov.le Vigili del Fuoco, Comuni di Treviso, Conegliano, Castelfranco Veneto, Montebelluna, Archivio di Stato, Aziende ULSS n. 7, 8 e 9, CCIAA, T.L.C. di Padova e ing. Paolo Berro.
Da “La Stampa” – 2003 ANNO EUROPEO PER I DISABILI: PRESENTATI ALLA CAMERA UN DISEGNO DI LEGGE E IL LIBRO BIANCO
«Liberiamo i seicentomila disabili prigionieri in casa»
Su quasi 3 milioni di italiani disabili (il 5% della popolazione; sono 37 milioni nell´Unione europea) 600mila vivono prigionieri in casa, senza sostegni o aiuti e 250mila hanno la televisione come unico contatto con il mondo esterno.
Dalla paura della diversità alla sua accettazione. «Non possiamo non dirci disabili: l´handicap appare inaccettabile a chi non lo ha.
Il disabile sa come fronteggiarlo, perché convive con esso dalla nascita, ha bisogno di collaborazione, non di compassione».
Nell´universo concentrazionario della disabilità, secondo lo scrittore Giuseppe Pontiggia, urge un capovolgimento di prospettive.
L´inserimento nel mondo del lavoro e il superamento dell´isolamento ispirano il disegno di legge e il Libro bianco presentati ieri alla Camera dei deputati dal presidente di Montecitorio Casini, dai ministri del Welfare e dell´Innovazione tecnologica Maroni e Stanca, dal sottosegretario alla Salute Guidi.
E´ in dirittura d´arrivo un pacchetto di norme che promuove il telelavoro, le politiche per la formazione, il bollino blu per negozi, uffici, siti privati con accesso ai disabili, un centro di competenza per lo sviluppo delle tecnologie dell´informazione e l´utilizzo di Internet a favore dei portatori di handicap.
La riforma, che verrà approvata dal Consiglio dei ministri entro la metà di marzo, prevede l´accesso dei «diversamente abili» (come li definisce il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel messaggio per l´anno europeo della disabilità) agli strumenti informatici.
«Chiederemo al Parlamento la procedura d´urgenza», ha spiegato il ministro Stanca all´anchorman Maurizio Costanzo, coordinatore dell´iniziativa.
«Una società senza esclusi» – la proposta di legge prevede nuovi obblighi per il datore di lavoro, sia pubblico che privato, per abbattere le barriere architettoniche e consentire l´inserimento di persone tenute oggi ai margini.
Gli imprenditori, quindi, dovranno dotarsi di attrezzature tali da permettere ai portatori di handicap lo svolgimento delle attività lavorative».
Le aziende munite di tecnologie «ad hoc» verranno certificate e supportate nei progetti di formazione.
Una rivoluzione copernicana, come evidenzia Pier Ferdinando Casini, che «sradica la logica del mero assistenzialismo» e trasforma il «necessario supplemento di attenzione a favore dei disabili» nell´innovativo investimento «in risorse intellettuali, culturali, sociali ed economiche».
Per aiutare in modo concreto le categorie deboli occorre favorire il pieno sviluppo delle potenzialità individuali e garantire loro la piena partecipazione e l´integrazione alla vita della collettività.
A fare da laboratorio è il piano «I disabili navigano senza barriere» realizzato da Paolo Berro, giovane ingegnere veneto paralizzato dalle spalle in giù a causa di un incidente stradale, che ha brevettato un sistema per facilitare l´ingresso in macchina dei portatori di handicap e ha migliorato la qualità del software di riconoscimento vocale.
L´ultimo progetto pilota scaturisce da una sperimentazione al Politecnico di Torino di apparati e specifiche tecniche di comunicazione anti-barriere virtuali e reali.
«La formazione professionale dei disabili- precisa Berro – è stata proficuamente inserita nel circuito dei diplomi universitari a distanza, così oggi, tramite videoconferenza, è possibile sostenere gli esami da casa».
Ancora decine di siti Internet, anche istituzionali, secondo la denuncia del Libro bianco ministeriale, non sono accessibili ai disabili e scarseggiano le informazioni accurate e aggiornate sugli strumenti tecnologici più adatti alle varie disabilità.
Pure all´interno della sanità pubblica manca un´uniforme e omogenea conoscenza delle potenzialità offerte dalle tecnologie.
«Soltanto poche aree regionali hanno finora sperimentato un utilizzo attivo delle tecnologie a supporto di progetti per disabili», rileva la commissione creata dai ministri Stanca, Maroni e Sirchia per sviluppare l´informazione a favore dei portatori di handicap.
Per questo il governo nei prossimi mesi solleciterà le industrie del settore e gli enti di ricerca nazionali a promuovere soluzioni di design universale, ossia i requisiti di accessibilità.
Verranno create, inoltre, «task force» tecnologiche con un ruolo di coordinamento e raccordo fra le varie iniziative promosse anche a livello locale.
[Da “LA STAMPA”, giovedì 6 marzo 2003; articolo di Giacomo Galeazzi]
Dal “Gazzettino” – 1° dicembre 2002 -PAOLO BERRO REGALA UN “MUSEO” ALLA CITTA’
domenica 01 dicembre 2002
Finisce in Internet la collezione civica
Paolo Berro regala un “museo” alla città
Interessato anche il ministro Urbani
Castelfranco
(L.S.) Paolo Berro regala un museo alla città. Un museo accessibile a tutti, in ogni momento, dovunque ci si trovi. Il ventiseienne castellano, che da più di quattro anni si trova paralizzato a causa di un incidente stradale, non finisce di stupire e di far parlare di sè. Da un anno Paolo sta lavorando ad un progetto che ormai è arrivato alla sua fase conclusiva, la realizzazione di un museo virtuale che consenta di raccogliere e mettere in rete l’intera collezione civica. Una collezione formata da oltre 300 opere, da tempo custodita nelle stanze e nei magazzini comunali, in attesa che prima o poi rinasca quel museo civico, realizzato alla fine dell’Ottocento nell’ex Convento dei Serviti e chiuso con il secondo conflitto mondiale.
Paolo si è occupato di disegnare, con una elegante veste, il sito web che conterrà le immagini di tutte le opere della collezione civica: incisioni, dipinti, disegni, accompagnati da schede illustrative redatte dal critico Marco Mondi, che già aveva firmato l’allestimento e il catalogo della mostra del 1997 che aveva riportato l’attenzione sul patrimonio comunale. Ma non ci sarà solo spazio per la quadreria, saranno inseriti nel sito anche le testimonianze pittoriche più significative presenti in città: dal fregio giorgionesco, agli affreschi del Veronese del Duomo, al salone da ballo di villa Bolasco. Nei prossimi giorni il sito verrà donato al Comune che si occuperà di registrarne il dominio.
Il progetto ha già attirato l’attenzione anche del Ministro per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, che proprio pensando a Paolo ha inaugurato ieri l’iniziativa “Musei per tutti”, che consentirà fino al 3 dicembre l’ingresso gratuito a disabili e accompagnatori in mille musei italiani. Ma il giovane castellano è già abituato agli incontri illustri: al Quirinale il Presidente Ciampi gli ha donato un nuovo computer, mentre i coniugi Rutelli-Palombelli sono venuti a fargli visita in città. Del resto lui è veramente una persona speciale: “Il mio corpo sta sempre fermo, ma vi assicuro – dice di sè – che il mio cervello non lo lascio riposare troppo”. Paolo si sta infatti laureando in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, ed è stato il primo studente in Italia a dare gli esami in videoconferenza. Ha brevettato un innovativo sistema per il trasporto in auto dei disabili e ha già creato un portale informativo dedicato a Castelfranco, che consente anche una visita guidata alla città.